mercoledì 28 giugno 2017

Via libera della Giunta municipale all’avviso pubblico per l’utilizzo dei beni immobili confiscati alla mafia: terreni agricoli per 32 ettari con annessi fabbricati saranno assegnati in gestione ad associazioni o cooperative Onlus

La Giunta municipale ha dato il via libera all’avviso pubblico per l’affidamento in concessione gratuita, per 20 anni, dei beni immobili confiscati alla mafia e trasferiti al Comune di Caltagirone, a favore di associazioni e/o cooperative Onlus o altri organismi simili.
Con la delibera ci si richiama alla circostanza che, con decreto del 6 novembre 2014, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) ha trasferito al Comune terreni agricoli, per circa 32 ettari, con annessi fabbricati rurali, sequestrati e confiscati secondo quanto previsto dalla normativa antimafia. La legge consente al Comune di amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, di assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, enti, associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale e operatori dell’agricoltura sociale. Nell’atto si fa altresì riferimento alla delibera del commissario straordinario Mario La Rocca con cui, il 17 giugno 2015, gli immobili in questione furono acquisiti al patrimonio del Comune, e alla mozione presentata dal gruppo “Caltagirone Domani” – prima firmataria Oriella Barresi – ed emendata dalla conferenza dei capigruppo, approvata all’unanimità dall’assise cittadina il 9 gennaio 2017 e finalizzata all’utilizzo dei beni immobili confiscati alla mafia e trasferiti al Comune.
“Il miglior modo di combattere concretamente la mafia – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – è consegnare, con la massima celerità possibile, i beni confiscati a quanti, nel segno della trasparenza, potranno utilizzarli in funzione sociale e produttiva”.
“In questo modo – rileva il presidente del Consiglio comunale, Massimo Alparone – si dà corso a un preciso atto d’indirizzo su cui il civico consesso ha dimostrato una proficua unità d’intenti”.

Caltagirone, 28 giugno 2017


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